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È importante utilizzare un
percorso pratico a fianco ai libri di testo?
Perché è importante introdurre
l’Arteterapia nelle scuole?
Queste sono le domande che ci
siamo posti insieme alla docente di lettere di una classe secondaria del plesso "Anna Frank" di Cinisello Balsamo. E insieme abbiamo cercato di costruire le
nostre risposte. “Costruire e mettere in scena” si potrebbe dire. Nel percorso di
10 incontri con i ragazzi e le ragazze della 1B abbiamo deciso di proporre un’esperienza
di Arteterapia a supporto della didattica tradizionale: è nato così il nostro
laboratorio sul Medioevo, argomento che i ragazzi hanno affrontato in diverse
materie scolastiche durante l’anno, ma che noi abbiamo cercato di scoprire dal
nostro punto di vista, quello dell’Arteterapia. “Raccontami la Storia” è un
intreccio di linguaggio teatrale e arte pittorica, costruzione, narrazione e
gioco.
"Imparare facendo" è un modo
efficace per acquisire nuove competenze, consolidare quelle che si hanno e
imparare a misurarsi con sé stessi, con gli altri, con le proprie risorse e con
quelle altrui, imparando ad organizzare un lavoro di gruppo esaltando le
qualità di ognuno al fine di potenziare i risultati collettivi, ma soprattutto
trovare espedienti nuovi, strade inesplorate, sentieri divertenti.
I ragazzi hanno sperimentato giornate
di teatro e di pittura, discipline che si sono intrecciate, scambiate,
sostenute ed incrementate vicendevolmente per arrivare a creare un prodotto ricco
di elementi corporei e pittorici; il risultato? Un breve spettacolo teatrale
dedicato a genitori, amici ed insegnanti. A fare da cornice ai corpi in
movimento sulla scena, i prodotti artistici del laboratorio svolto insieme.
Esprimersi con le discipline
artistiche, essere capaci di creare il bello, rispecchiarsi in esso aumenta la
fiducia in sé stessi, l’autostima e le relazioni intergruppali. Muoversi
insieme nello stesso spazio per raccontare una storia comune ci aiuta a
scoprirci diversi in luoghi altri, dicendo qualcosa di noi che ancora non
sapevamo, ci dice che raccontare qualcosa insieme è bello e importante.
“Fornire un’educazione alla
bellezza significa appunto dare gli strumenti che consentano di vivere una data
esperienza, fondamentale per l’uomo”.
Nella pratica ci siamo soffermati
su ciò che potesse essere significativo per dare un’immagine di ciò che i
ragazzi stavano studiando: sono così nate botteghe per gli scambi commerciali,
un castello con ponte levatoio e torri, armature e scudi, villaggi, una
cattedrale con un altissimo campanile, vetrate che ci inondavano di colori
bellissimi. Gli incontri si sono svolti tra momenti di divertimento ed impegno;
tra incontri e scontri, i ragazzi e le ragazze hanno lavorato con sinergia per
presentare con soddisfazione il loro prodotto finale. Così la stanza delle
prove si è trasformata per lo spettacolo in un borgo medievale ed insieme a lei
i 22 ragazzi si sono ritrovati attori. Il testo, scritto in condivisione con gli
allievi che ne hanno curato le ballate, è segno di quel gruppo che viaggia
velocemente e un po’ rumorosamente, una sceneggiatura densa di elementi e
immagini.
La 1B ci ha consegnato un regalo
emozionante: ci hanno lasciato lettere cariche di entusiasmo e affetto che
raccontano come il percorso sia stato utile per apprendere con più facilità, divertirsi,
stare bene insieme, acquisire competenze e sperimentare, scoprirsi narratori e
creatori capaci.
Flaminia Dell'Acqua _ Designer Arteterapeuta
Andrea Mittero _ Educatore professionale Arteterapeuta
Il progetto Arte in Famiglia, quest’anno sostenuto dalle donazioni del 8x1000 alla Chiesa Valdese, sta proseguendo con successo.
Le attività in svolgimento presso la UONPIA di Via Ippocrate a Milano, vedono partecipare con entusiasmo due gruppi di bambini dagli 8 ai 12 anni e un gruppo riunito di genitori.
A metà del percorso i prodotti si stanno iniziando a definire, tra la curiosità dei piccoli e la complicità degli adulti.
I rimandi positivi da parte dei genitori, sia per la loro esperienza che per quella dei bambini, ci motivano a lavorare con sempre maggiore trasporto e passione.
Ringraziamo la Chiesa Valdese per l’importante sostegno, la fiducia e l’apprezzamento che ci ha accordato.
Il Centro Maria Letizia Verga si trova
presso l’Ospedale San Gerardo di Monza e si occupa da diversi anni della cura
di bambini ed adolescenti affetti da leucemia e linfoma. Il loro ospedale è
ricco di persone, emozioni, attività e colori. Quando si entra si respirano
sogni e progetti sempre in fermento. Tra i vari angoli c’è un piccolo spazio di
arrivo degli ascensori, un luogo di passaggio da cui bimbi e famiglie
transitano in ingresso e in uscita dal reparto. Ci è stato chiesto di decorare
quello spazio che simboleggia il punto zero del loro viaggio, la soglia tra ciò
che c’è fuori e ciò che è dentro. Nel mese di giugno i nostri operatori hanno
creato un murale colorato rappresentante una barca, o ancor meglio un’arca, che
naviga nel mare osservata da alcuni animali. Il murale è stato inaugurato
giovedì 11 ottobre presso l’ospedale. Esso è il primo di una serie di murales
facenti parte del progetto “Insieme nell’Arca”, ed è stato pensato, realizzato
e donato da Arti e Pensieri Cooperativa Sociale Onlus.
La scelta
della dislocazione del murale è stata condivisa con gli operatori sanitari ed
amministrativi del Comitato Maria Letizia Verga. Durante la realizzazione dell’opera
i pazienti e gli operatori del reparto che lo hanno desiderato sono stati
invitati, attraverso l’esperienza degli arteterapeuti, a partecipare alla
creazione del murale: c’è stato chi ha colorato, chi ha osservato, chi è
intervenuto, chi ci ha supportato.
L’attuazione
di questa parte di progetto è stata possibile grazie all’accoglienza,
all’accettazione e al supporto da parte del Signor Giovanni Verga, fondatore
del Comitato Maria Letizia Verga, dei membri del Comitato stesso, del
Professore Andrea Biondi, del Dottor Carmelo Rizzari, della dottoressa Fabiola
Dell’Acqua, di tutti i medici, infermieri ed operatori, pazienti e familiari
del reparto che hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa e degli
arteteraputi che l’hanno portata avanti.
Le pareti colorate e decorate secondo un
progetto pensato e condiviso, creano un “setting” di comunicazione e relazione
tenendo vivo il rispetto sia per la realtà esterna che per la realtà interna di
tutte le persone che ogni giorno transitano in quello spazio. Il colore è una
categoria psichica, una rappresentazione percepita dal nostro Io, produce
un’esperienza sicuramente feconda sia per i pazienti, sia per gli operatori.
L’ambiente,
secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è definito come un sistema
integrato di fattori antropici e fisici che esercitano un effetto significativo
sulla salute della collettività. Risulta evidente la stretta relazione tra
uomo-benessere-ambiente, la qualità degli spazi in cui si lavora influenzano il
livello qualitativo di benessere di ciascun individuo.
La
riqualificazione di uno spazio costituisce un obiettivo primario ai fini
abitativi e terapeutici in quanto si ritiene che l’ambiente, se strategicamente
strutturato ed attentamente umanizzato, può costituire una componente sinergica
dell’attività medica e costituire un fondamentale supporto all’erogazione di un
servizio sanitario di qualità (Capolongo S.).
L’oggetto
artistico realizzato sul muro diventa un elemento di relazione, stabilisce un
rapporto umano tra struttura ed utente che risulta essere fattore di cura
poiché rimanda ad un prendersi cura della totalità della persona (Baccei
E.).
La scelta
di usare l’immagine di un’arca è ricca di significati: l’arca rimanda al
simbolo di salvezza, sostegno e viaggio. L’arca è uno spazio aperto a chiunque,
c’è posto per tutti.
In conclusione vorrei riprendere le parole
di Giovanni Verga, fondatore del Centro, che durante l’inaugurazione
riferendosi al contenuto del murale ha espresso il desiderio che “un domani
le onde di questo mare possano placarsi per fare spazio ad un grande sole,
punto di arrivo e speranza che guida il viaggio di quest’Arca”.
Flaminia Dell’Acqua _ Designer
Arteterapeuta
Carolina Ronchi _ Psicologa Arteterapeuta
L'arteterapia si apre alle famiglie
Un laboratorio artistico ed esperienziale, libero e fantasioso a servizio dei più piccoli e delle loro famiglie. Ci basiamo sulle risorse, sulle possibilità nascoste e non sui limiti. La relazione è sia il nostro metodo che il nostro obiettivo, il fare insieme come arricchimento reciproco.
Per i vostri piccoli: il laboratorio dei racconti e delle storie dove raccogliere idee, emozioni, desideri, sperimentando il piacere di raccontarsi attraverso l'arte.
Per i più grandi: valorizzare il tempo dell'attesa con un percorso di arteterapia per la libera espressione della persona.
Sabato sera si è tenuta la festa della Scuola di Artiterapie Modello Botteghe d’Arte. Gli allievi dei tre anni di corso guidati dagli insegnanti della scuola hanno messo in scena uno spettacolo di Danza, Musica e Teatro. I costumi di scena dei danzatori e la scenografia che hanno fatto da bellissimo sfondo per l’intero spettacolo è stata creata dagli allievi che hanno partecipato al laboratorio d'Arte.
Lo spettacolo di fine anno vuole essere una vera e propria festa di condivisione delle Arti, oltre che delle persone, proprio perché uno degli obiettivi fondanti che guidano il Modello Botteghe d’Arte è l’integrazione dei diversi linguaggi artistici. In questo modo l’allievo, alla fine del triennio, oltre che a specializzarsi su una determinata Arte, acquisirà anche molti altri strumenti inerenti ai differenti linguaggi artistici che contribuiranno a consolidare il suo bagaglio esperienziale di Arteterapeuta. Sarà così in grado di affrontare al meglio le nuove situazioni e gli imprevisti insiti in ogni incontro con l’altro sconosciuto all’interno del setting di Arteterapia.
Open Day della Scuola di Artiterapie MBA Modello Botteghe d'Arte
Festa della Scuola di Artiterapie MBA Modello Botteghe d'Arte
Contatti e Info
scuola.mba@artiepensiericoop.org
FB: ArtiPensieriCoop
IG: scuola_mba
Open Day della Scuola di Artiterapie MBA Modello Botteghe d'Arte
Programma
Contatti
scuola.mba@artiepensiericoop.org
FB: ArtiPensieriCoop
IG: scuola_mba
Open Day della Scuola di Artiterapie MBA Modello Botteghe d'Arte
Programma
Contatti
scuola.mba@artiepensiericoop.org
FB: ArtiPensieriCoop
IG: scuola_mba
Sono APERTE le ISCRIZIONI alla Scuola di Artiterapie M.B.A. (Modello Botteghe d'Arte) per l'Anno 2018/2019.
Prenota un colloquio conoscitivo gratuito compilando l'apposito modulo online presente al seguente link:
ISCRIZIONE SCUOLA MBA 2018/2019
Tutte le attività avranno inizio nel mese di OTTOBRE 2018.
“Tell me, I forget;
show me, I remember;
Involve me, I understand”.
Carl Orff
La performance che ha chiuso l’anno scolastico della Scuola di Artiterapie Modello Botteghe d’Arte, alla quale hanno partecipato gli studenti di tutti e tre gli anni di corso, è il riadattamento di un estratto dell’opera “De Temporum Fine Comoedia” del compositore tedesco Carl Orff. Famoso per i Carmina Burana, ma anche e soprattutto per i suoi studi musicali pedagogici e ritmici, offre nella sua opera spunti musicali per l’esecuzione e il lavoro in gruppo. L’estratto scelto è il capitolo che vede protagonisti gli Anacoreti, i quali, all’avvicinarsi della fine del Tempo, si trovano per discutere di cosa ne sarà dell’umanità. A discapito dell’apparente atmosfera tetra e mistica che questa introduzione può suggerire, l’esito è l’assoluzione di ogni negatività a favore dell’unità e della scomparsa di ogni frammentazione: la risoluzione in un’Unità suprema pervasa da conciliazione e coesione.
È questo che si sono proposti di rappresentare gli studenti del Terzo anno della Scuola di Artiterapie attraverso un ottimo lavoro corale, supportati dagli allievi del Primo e del Secondo anno, e guidati dai maestri di musica e di teatro. La performance ha anche rappresentato per loro la Prova Finale per il conseguimento del Diploma. Gli studenti degli altri anni del corso, diretti dalle insegnanti di pittura e danza, hanno partecipato all'esibizione attraverso l’uso della voce, di movimenti espressivi, oggetti artistici e scenografici.
È stato così possibile costruire questa performance corale, un’opera che rimanda al senso di unicità e coesione che la musica di Orff ha saputo suggerire.
“Disegna per
non pensare, disegna per trovare una soluzione”, un bellissimo
insegnamento di una mamma alla sua bambina.
Questo è ciò che ha condiviso col gruppo una partecipante
al laboratorio di arteterapia in collaborazione con l’associazione genitori
CON-DIVISI.
L’incontro, tenutosi sabato 16 settembre, ha avuto come tema l’arte del Mandala come
espressione del sé.
Il Modello Botteghe d’Arte riprende e approfondisce il concetto
del Mandala come opportunità evolutiva, di crescita.
La parola Mandala deriva dal sanscrito e letteralmente sta
per “cerchio”, “ciclo”. Questo simbolo è universale, lo si ritrova in tutte
le culture; per i buddisti in particolare fare il mandala comporta intraprendere
un viaggio iniziatico, ovverosia un percorso di crescita interiore.
Carl Gustav Jung, psicoanalista svizzero, studiò per anni
la simbologia mandalica e arrivò a definire questo simbolo come la
“rappresentazione della propria personalità nella sua interezza”. Secondo Jung il Mandala è l’archetipo
dell’ordine interiore, esprime il fatto che esiste un centro della personalità
al quale tutto sia correlato, dal quale tutto sia ordinato e il quale sia al
tempo stesso fonte di energia.
Disegnare il proprio mandala può quindi consentire di
mettere ordine al proprio “caos”, mostrando la possibilità di un ordine e di
un’armonia nonostante la crisi che si sta passando.
In un’ottica arteterapeutica il Mandala è sia
rappresentazione di un cerchio protettivo che evita la dispersione e tiene
lontane le preoccupazioni provocate dall’esterno, sia ha la finalità creativa di
dare espressione e forma a qualche cosa che non esiste, nuovo ed unico.
Nel lavoro di arteterapia MBA il mandala viene quindi usato come simbolo di trasformazione. Il processo trasformativo avviene grazie alla circolarità delle relazioni tra prodotto artistico (Mandala), autore dell’opera e arteterapeuta che supporta e accoglie le emozioni espresse attraverso il prodotto creativo.
Bibliografia:
Per info sull’associazione Genitori
CON-DIVISI: www.renagese.it/milano;
pagina Facebook.
Info e iscrizioni: Flaminia Dell'Acqua, +39 3395223804 - flaminiadellacqua@gmail.com
Un laboratorio artistico ed esperienziale, libero e fantasioso dove poter sperimentare apertamente le tecniche artistiche e le possibilità espressive. Ci basiamo sulle risorse, sulle possibilità nascoste e non sui limiti. La relazione è sia il nostro metodo che il nostro obiettivo, il fare insieme arricchimento reciproco e valorizzazione di ogni bambino.
In collaborazione con il Comune di Monza
Corso di Formazione
VERCELLI
BRESCIA
NEBBIUNO
PREMESSE PSICO-EDUCATIVE DELLA FORMAZIONE
Il corso ha l’obiettivo di formare le insegnanti affinché apprendano l’importanza dell’arte terapia come valore educativo e fornire gli strumenti di base per creare uno spazio arte terapeutico.
I bambini nella fascia d’età tra i 3 e gli 11 anni hanno bisogno di essere supportati nell’apprendimento di diverse strategie funzionali e di scoprire nuove risorse e abilità espressive; aldilà delle difficoltà che incontrano nei diversi step evolutivi, hanno la necessità di sperimentare la trasformazione positiva, di sentirsi accolti ed accettati. I caregiver (famiglia, maestre) hanno a loro volta bisogno di uno spazio in cui essere ascoltati e in cui sperimentare nuovi strumenti per la didattica. L’arteterapia è uno strumento efficace nella pratica educativa: attraverso la relazione e le diverse tecniche artistiche, permette la scoperta e la sperimentazione di nuovi canali espressivi; attraverso attività pittoriche, teatrali o manipolato-rie, si favoriscono le capacità relazionali dei piccoli, si rafforzano l’autostima e la fiducia nelle proprie potenzialità.
Lo spazio arte terapeutico include non solo i materiali (colori, carta, giochi) ma anche uno spazio simbolico in cui i bambini, attraverso la relazione, possano sentirsi accolti e ascoltati.
Gli insegnanti in questo setting sono accordatori del processo educativo, il loro ruolo è quindi quello di favorire la creazio-ne della giusta sintonia nel gruppo classe.
Il processo creativo si sviluppa in un contesto non valutativo ma emotivo, in cui i bambini esplorano e sperimentano i materiali e l’ambiente, così da esprimere simbolicamente contenuti sconosciuti (“Lo spazio transizionale” Winnicott, 1971). La creatività non è un termine antinomico alla disciplina, la creatività è “un po’ come un animale a due gambe” scrive Foresti, una è la disciplina, l’altra è il gesto creativo, che interrompe il protocollo, interrompe la regola stabilita dalla disciplina e introduce una variazione, una novità.
iscrizione obbligatoria
per info e prenotazioni
info@fondazionemontessori.it
Iscrizioni: V. Selini, +39 3276937423 - valentinagir@libero.it
Un laboratorio artistico ed esperienziale libero e fantasioso a servizio dei più piccoli. Ci basiamo sulle risorse, sulle possibilità nascoste e non sui limiti. La relazione è sia il nostro metodo che il nostro obiettivo.
Il fare insieme come arricchimento reciproco e valorizzazione di ogni bambino.
In collaborazione con l'Associazione Proiezione 180 e con il Comune di Monza
Visita agli spazi didattici
Un laboratorio artistico ed esperienziale per conoscere da vicino la Scuola di Artiterapie MBA Modello Botteghe d'Arte, condotto da Valentina Selini, arteterapeuta Modello Botteghe d'Arte e docente della Scuola MBA.
Il pomeriggio sarà accompagnato dalla visita agli spazi didattici della Scuola che si trovano presso il piano terra del Padiglione 7, all'interno della struttura dell'ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano.
Per partecipare inviare la propria adesione a info@artiepensiericoop.org entro sabato 11 giugno
Giornata Aperta della Scuola di Artiterapie MBA Modello Botteghe d'Arte
Programma
iscrizione obbligatoria
per info e iscrizioni
Tel. 02 6444 5326/5392
L'arteterapia si apre alla famiglia
Un laboratorio artistico ed esperienziale, libero e fantasioso a servizio dei più piccoli e delle loro famiglie. Ci basiamo sulle risorse, sulle possibilità nascoste e non sui limiti. La relazione è sia il nostro metodo che il nostro obiettivo, il fare insieme come arricchimento reciproco.
Per i vostri piccoli: il laboratorio dei racconti e delle storie dove raccogliere idee, emozioni, desideri, sperimentando il piacere di raccontarsi attraverso l'arte.
Per i più grandi: valorizzare il tempo dell'attesa con un percorso di arteterapia per la libera espressione della persona.
Laboratorio di libera espressione e arteterapia per bambini
Iscrizioni: V. Selini, +39 3276937423 - valentinagir@libero.it
Un laboratorio artistico ed esperienziale libero e fantasioso a servizio dei più piccoli. Ci basiamo sulle risorse, sulle possibilità nascoste e non sui limiti. La relazione è sia il nostro metodo che il nostro obiettivo.
Il fare insieme come arricchimento reciproco e valorizzazione di ogni bambino.
In collaborazione con l'Associazione Proiezione 180 e con il Comune di Monza
Giornate Formative MBA Modello Botteghe d'Arte
La danza delle emozioni
laboratorio di danzaterapia condotto da Paola Savino, danzaterapeuta e ballerina, docente Scuola MBA
iscrizione obbligatoria
per info e prenotazioni
Tel. 02 6444 5326/5392
L'arteterapia si apre alla famiglia
Un laboratorio artistico ed esperienziale, libero e fantasioso a servizio dei più piccoli e delle loro famiglie. Ci basiamo sulle risorse, sulle possibilità nascoste e non sui limiti. La relazione è sia il nostro metodo che il nostro obiettivo, il fare insieme come arricchimento reciproco.
Per i vostri piccoli: il laboratorio dei racconti e delle storie dove raccogliere idee, emozioni, desideri, sperimentando il piacere di raccontarsi attraverso l'arte.
Per i più grandi: valorizzare il tempo dell'attesa con un percorso di arteterapia per la libera espressione della persona.
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January 1, 2030
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100 Comments
John Smith
January 1, 2030
This is the comment text. It can be long and break into several lines.